Il primo ingresso in Italia per lavoro
I cittadini extracomunitari possono entrare in Italia per lavorare ed ottenere a questo fine un regolare permesso di soggiorno.
I permessi di soggiorno per motivi di lavoro possono essere rilasciati
- per lavoro subordinato,
- per lavoro stagionale
- per lavoro stagionale pluriennale,
- per lavoro autonomo
Il numero degli stranieri che può entrare in Italia per motivi lavorativi è fissato periodicamente dai cosiddetti “decreti flussi”. Questi decreti, generalmente, prevedono che il lavoratore non sia già in Italia e che venga dunque “chiamato” dal datore di lavoro che richiede una autorizzazione all’assunzione.
I “decreti flussi” sono emanati dal Presidente del Consiglio dei Ministri. Nei decreti sono previste delle quote numeriche di lavoratori ammessi all’ingresso regolare in Italia per motivi di lavoro nel corso dell’anno. I “decreti flussi” possono indicare quote numeriche generiche oppure specificare il tipo di lavoratore o, ancora, prevedere quote specifiche di lavoratori provenienti da un determinato paese.
La procedura di presentazione delle domande, è ora gestite per via telematica. Il datore di lavoro deve registrarsi sul sito apposito del Ministero dell’Interno dopo la pubblicazione del decreto e compilare il modulo adatto. In seguito, la prefettura convocherà il datore di lavoro che dovrà presentarsi munito dei seguenti documenti:
- marca da bollo oppure la ricevuta di pagamento dell’imposta di bollo di 16,00 euro utilizzate per l’invio della domanda online
- se il datore di lavoro non è cittadino UE: originale e copia del permesso di soggiorno non scaduto oppure ricevuta della richiesta di rinnovo
- originale e copia del documento d’identità del datore di lavoro
- copia del passaporto del lavoratore
Nel caso in cui la domanda venga accolta, verrà emessa l’autorizzazione all’ingresso.
Il lavoratore, ricevuto il nulla osta all’ingresso, dovrà entro 90 giorni richiedere presso l’Ambasciata o Consolato italiano nel proprio paese di origine, il visto di ingresso.
Entro 8 giorni lavorativi dall’ingresso in Italia il lavoratore deve presentarsi con il datore di lavoro in Prefettura che deve portare i seguenti documenti:
- una marca da bollo da 16,00 euro
- comunicazione di cessione di fabbricato o di ospitalità
- certificato di idoneità alloggiativa
La Prefettura il giorno dell’appuntamento consegna al lavoratore ed al datore di lavoro il contratto di soggiorno ed il modulo per la richiesta del permesso di soggiorno che deve essere firmato dal lavoratore
In seguito, il lavoratore potrà fare richiesta di rilascio del permesso di soggiorno presso la Questura attraverso lo Sportello amico negli uffici postali, mediante il classico kit.