Immigrazione in Italia, tra percezione pubblica e realtà
Negli ultimi mesi è tornato alla ribalta nel dibattito pubblico italiano il tema degli sbarchi di migranti.
Alcune forze politiche hanno ripreso a parlare di “invasione” di stranieri o di presunte ondate di migranti che premono sulle frontiere del nostro Paese.
La comunicazione mediatica ha giocato un ruolo fondamentale nella formazione dell’opinione pubblica in relazione all’argomento.
Quello dell’immigrazione è un tema molto caldo e continuamente al centro dell’agenda.
I media sembrano aver esaltato, nella percezione della maggioranza dei cittadini, l’incidenza di stranieri in Italia.
Nell’ultima indagine realizzata dall’Eurispes sul tema dell’immigrazione è stato chiesto ai cittadini di valutare una serie di fenomeni messi in evidenza dalle informazioni veicolate dai media, con l’obiettivo di sondare le opinioni più diffuse e metterle a confronto con i numeri reali.
Cosa dicono i dati?
Confrontando i numeri effettivi con l’indagine, possiamo notare che la presunta “invasione”, non solo non esiste, al contrario si registra una forte diminuzione delle domande d’asilo, dei permessi di soggiorno, e delle iscrizioni all’anagrafica.
La convinzione che l’Italia stia subendo una invasione è frutto, dunque, di idee instillate nella mente dei cittadini dalla comunicazione mediatica degli ultimi anni.
Più della metà del campione preso in esame è convinto che gli stranieri costituiscano il 30% della popolazione residente.
Eppure, il nuovo bilancio demografico diffuso dall’Istat ci mostra uno scenario parecchio diverso.
Secondo i dati pubblicati dall’ Istituto al 1 gennaio 2021, gli stranieri attualmente residenti in Italia rappresentano solamente l’8,5% della popolazione totale, ovvero 5.013.215 su circa 60 milioni di abitanti.
Da dove provengono e dove vivono gli stranieri in Italia?
Grazie ai dati Istat possiamo scoprire di più sugli stranieri residenti in Italia.
Tra le persone residenti vengono rappresentate quasi 200 nazionalità diverse.
Dei circa 5 milioni di stranieri residenti, 2,5 milioni sono cittadini europei, di cui 1,5 comunitari e 1 milione non comunitari.
Il gruppo più importante è quello originario della Romania con il 23,1% sull’intera presenza straniera di residenti in Italia.
Tra i dieci principali paesi di origine, figurano tre paesi europei (Romania, Albania e Ucraina), due paesi dell’Africa settentrionale (Marocco ed Egitto, rispettivamente al terzo e al nono posto), e cinque asiatici (Cina, Filippine, India, Bangladesh e Pakistan).
Il primo paese dell’Africa sub-sahariana per provenienza di stranieri residenti in Italia è la Nigeria, al dodicesimo posto.
Gli americani sono il 7,2%, di cui per lo più cittadini latino-americani (6,9%).
La distribuzione dei cittadini stranieri sul territorio italiano è fortemente disomogenea: Lombardia, Lazio ed Emilia-Romagna sono le regioni con il maggior numero di presenze straniere.
Nel Nord-ovest risiede il 34,1% degli stranieri, nel Nord-est il 24,5%, nel Centro il 25,4% e nel Mezzogiorno e isole il 15,9%.
In fine troviamo chi in Italia c’è, vive ed è presente ma in maniera irregolare, su quello purtroppo non si possono avere dati certi.