Cosa serve per l’iscrizione anagrafica
I cittadini comunitari che vogliono iscriversi all’anagrafe devono presentare tassativamente i seguenti documenti:
• un documento di identità valido per l’espatrio o in alternativa il passaporto;
• per i familiari, una valida documentazione rilasciata dal Paese di origine che certifichi il legame familiare;
• per i familiari che non siano comunitari, il passaporto e la Carta di soggiorno rilasciata dalla Questura.
In caso di soggiorno per motivi lavorativi, il cittadino comunitario deve presentare:
• contratto di lavoro;
• ultima busta paga;
• Cud.
In caso di soggiorno per motivi di studio o formazione, i documenti da presentare sono:
• iscrizione al corso di studi;
• documentazione attestante il possesso di risorse economiche sufficienti;
• iscrizione al Servizio Sanitario Nazionale o copertura assicurativa privata.
Titolarità di una polizza assicurativa per i cittadini comunitari
L’iscrizione anagrafica per i cittadini comunitari richiede la presentazione di una polizza assicurativa per non gravare sull’assistenza sociale dello Stato. Essa deve possedere specifici requisiti:
• validità sul territorio nazionale;
• copertura integrale dei rischi sanitari (per rischio sanitario si intende la copertura delle spese mediche urgenti in caso di infortunio o malattia);
• durata annuale;
• deve contenere al suo interno le modalità per la richiesta del rimborso delle spese mediche.
Iscrizione anagrafica per i cittadini comunitari
L’iscrizione anagrafica per i cittadini comunitari è disciplinata dal d.lgs. n.30/2007. Esso statuisce che i cittadini dell’Unione Europea hanno diritto di soggiornare in Italia per un periodo che non superi tre mesi, senza alcuna condizione. L’unica formalità richiesta è rappresentata dal possesso di un documento di identità valido per l’espatrio.
Che cos’è l’iscrizione anagrafica?
L’iscrizione anagrafica è regolamentata dall’art. 43 del Codice civile, il quale dispone che: “Il domicilio di una persona è nel luogo in cui essa ha stabilito la sede principale dei suoi affari e interessi. La residenza è nel luogo in cui la persona ha la dimora abituale”.
Il cittadino comunitario può soggiornare sul territorio italiano per un periodo superiore a 90 giorni, ma è obbligato a iscriversi all’anagrafe nei seguenti casi:
• è lavoratore subordinato o autonomo nello Stato. Inoltre, dispone di risorse economiche sufficienti per non diventare un onere a carico dell’assistenza sociale dello Stato durante il periodo di soggiorno. In fine ha un’assicurazione sanitaria o titolo equivalente che copre tutti i rischi, non imputabili a patologie pregresse, nel territorio nazionale;
• è iscritto presso un istituto pubblico o privato riconosciuto per seguire un corso di studi o di formazione professionale. Dispone, per se stesso e per i propri familiari, di risorse economiche sufficienti per non diventare un onere a carico dell’assistenza sociale dello Stato durante il suo periodo di soggiorno. Ha anche un’assicurazione sanitaria che copra tutti i rischi nel territorio nazionale, non imputabili a patologie pregresse;
• è familiare che accompagna o raggiunge un cittadino dell’Unione Europea che ha il diritto di soggiornare per un periodo superiore a tre mesi (90 giorni).