Come posso acquisire volontariamente la cittadinanza?
Se hai sposato un cittadino italiano e sono passati due anni dal tuo matrimonio e sei residente in Italia, puoi fare richiesta per l’ottenimento della cittadinanza italiana. In caso tu e il tuo coniuge abbiate uno o più figli, i termini per presentare la domanda sono dimezzati.
Per effettuare la domanda devi collegarti al sito del ministero dell’interno e registrati al portale per ottenere le credenziali di accesso. Dopo aver effettuato il login dovrai compilare tutti i campi previsti dal modulo e inserire i seguenti documenti obbligatori:
- regolarità della residenza legale (iscrizione anagrafica o permesso di soggiorno) da almeno due anni nel territorio della Repubblica dopo il matrimonio o altri termini previsti dalla legge;
- certificato di nascita del Paese di origine completo di tutte le generalità;
- certificato penale del tuo Paese e, nel caso in cui tu abbia vissuto in un altro Paese dopo aver compiuto 14 anni, dovrai presentare anche quello del Paese terzo;
- ricevuta del versamento di 200,00 euro;
- copia del documento di riconoscimento autenticata dalla Rappresentanza diplomatica/consolare dello Stato che lo ha rilasciato.
Una volta inoltrata la domanda telematica, verrai convocato presso la Rappresentanza diplomatica che ha ricevuto la richiesta per l’identificazione e il completamento della domanda, alla quale bisognerà consegnare copia cartacea dei documenti precedentemente inseriti online più i seguenti documenti:
- estratto dell’atto di matrimonio;
- certificato di stato di famiglia;
- certificato di cittadinanza italiana del coniuge.
Tutti i documenti prodotti nel Paese di origine devono essere tradotti in italiano e legalizzati secondo la procedura per poter essere validi legalmente in Italia.
La cittadinanza per matrimonio è riconosciuta dal Prefetto della provincia di residenza del richiedente.
Al momento dell’adozione del decreto di concessione, non ci deve essere stato lo scioglimento, l’annullamento o la cessazione degli effetti civili del matrimonio e non deve sussistere la separazione personale dei coniugi, il rapporto coniugale non deve essere meramente strumentale ma certo, effettivo e duraturo.