Il contratto collettivo nazionale di lavoro
Il contratto collettivo nazionale di lavoro, che normalmente viene abbreviato con la sigla CCNL, è un contratto di lavoro stipulato a livello nazionale grazie alla contrattazione tra le parti sociali, cioè un accordo tra i sindacati, di cui abbiamo parlato nel precedente articolo, e le organizzazioni rappresentative dei datori di lavoro.
Cosa determina il contratto collettivo nazionale
All’interno del CCNL sono regolati i rapporti tra il datore di lavoro e il dipendente, sia da un punto di vista prettamente normativo e sia dei rispettivi diritti e doveri. Il Contratto Collettivo Nazionale serve a regolare con maggiore trasparenza alcuni aspetti dei contratti individuali: per esempio, per una determinata categoria, le condizioni dovranno essere uguali su tutto il territorio nazionale, sia per quanto riguarda l’aspetto economico che per l’aspetto organizzativo, senza alcuna possibilità di distinzione in base alla appartenenza geografica.
L’efficacia del contratto collettivo di lavoro
Come abbiamo scritto in precedenza il CCNL dovrebbe essere applicato esclusivamente a chi è iscritto ai sindacati, poiché andrebbe stipulato tra il sindacato, in rappresentanza del lavoratore, e il datore di lavoro o associazioni che lo rappresentano: nella realtà quotidiana, invece, si prende a modello il Contratto Collettivo Nazionale anche nei contratti individuali: in questo modo entrambe le parti dovranno attenersi ai vincoli sanciti direttamente dal CCNL.