Le nuove norme per le auto con targa estera
Il Legislatore ha modificato nuovamente il Codice della Strada, tramite la Legge n.238 del 23 Dicembre 2021, che disciplina le regole sulla circolazione in Italia dei veicoli immatricolati all’estero, sostituendo integralmente la riforma del 2018 introdotta con i Decreti Sicurezza.
La vecchia normativa
Il Decreto-Legge del 2018 aveva già introdotto una severa limitazione ai veicoli circolanti sul nostro territorio con targa estera, nella fattispecie con l’Art. 93 del Cds, limitando a sessanta giorni il tempo massimo per reimmatricolare l’autoveicolo in Italia, con l’obiettivo principale di stanare coloro che utilizzavano la targa straniera per vantaggi fiscali (per esempio non pagando il bollo auto) o per evitare di sottoscrivere una polizza assicurativa con le tariffe italiane. La Legge 238/2021 ha eliminato le direttive del vecchio Articolo, introducendo l’Art.93-bis e modificandone altri, quali il 94, il 132 e il 196.
Cosa dispone l’Art.93-bis?
Il comma 1 statuisce che le autovetture, i motoveicoli e i rimorchi immatricolati all’estero e che risultino di proprietà di individui aventi la residenza anagrafica in Italia, possono circolare a condizione che, nel limite massimo di tre mesi (e non più di sessanta giorni come in precedenza) dal conseguimento della residenza, siano immatricolati con targa italiana.
Il comma 2 dispone che a bordo di un veicolo con targa estera, guidato da individuo con residenza in Italia ma che non sia l’intestatario del mezzo, debba essere sempre presente un documento, sottoscritto dall’intestatario, dal quale si deduca chiaramente il titolo e la durata della disponibilità del veicolo stesso in capo al guidatore.
Il comma 3 fa riferimento ai lavoratori frontalieri, specificando che se gli stessi circolano con un veicolo immatricolato nello Stato nel quale lavorano, hanno l’obbligo di registrazione al Registro Veicoli Esteri (REVE) entro sessanta giorni dall’acquisto del mezzo.
Sono, altresì, previste alcune deroghe come per i cittadini residenti a Campione d’Italia, per il personale civile e militare dipendente di PA all’estero o per il personale delle forze armate o dell’ordine in servizio presso basi militari.
Quali sono le sanzioni?
Qualora le nuove disposizioni non venissero osservate, sono previste multe che possono variare da 400 a 1600 euro e il ritiro del documento di circolazione.
Inoltre, per chi dovesse non osservare il comma 2 (mancanza del documento a bordo) le multe variano da 200 a 1000 euro.
A partire dal 21 marzo 2022, quindi, tutte le auto con targa estera circolanti in Italia dovranno essere registrate al REVE, con la speranza di combattere ed eliminare del tutto il fenomeno dei cosiddetti “furbetti” iniziato negli anni Novanta, al fine di evitare il pagamento di tasse e assicurazioni nel Bel Paese.