Modello unificato LAV: a cosa e a chi serve
I cittadini stranieri che scelgono di vivere e lavorare in Italia devono adempiere a degli obblighi. Nel caso in cui un datore di lavoro decida di assumere un cittadino non europeo deve attenersi ad alcune regole.
Intanto, per poter lavorare in Italia il cittadino straniero non comunitario deve essere in possesso di un permesso di soggiorno che abiliti al lavoro. Non può lavorare in Italia il cittadino straniero che ha un permesso di soggiorno per: cure mediche, motivi religiosi, affari; giustizia.
Se, il lavoratore non è in possesso di un permesso di soggiorno che permetta di lavorare, è necessario che richieda la conversione presso la Questura competente per territorio. Nel caso in cui, invece, ne possieda uno ottenuto per altri motivi, come motivi umanitari o motivi familiari, non è necessario che richieda la conversione del permesso di soggiorno e può tranquillamente avviare un rapporto di lavoro subordinato.
Cosa fare?
Nel momento in cui il lavoratore viene assunto, il datore di lavoro ne deve dare notifica al Centro per l’Impiego del Comune in cui avviene l’assunzione tramite il modello Unificato Lav, UNILAV. In caso di lavoro domestico, basta presentare la denuncia fatta all’INPS. Questa denuncia va fatta almeno 24 ore prima del giorno dell’assunzione.
Il modello Unificato Lav contiene al suo interno, oltre i dati anagrafici, i dati relativi al rapporto di lavoro, nonché l’impegno del datore di lavoro a farsi carico delle spese di rimpatrio del lavoratore e la garanzia della disponibilità di un alloggio.
Tutti i datori di lavoro, sia pubblici che privati, operanti in qualsiasi settore economico, tramite l’invio di questo modello unificato, comunicano ogni instaurazione, modifica, proroga e cessazione di un rapporto di lavoro con un cittadino straniero.