Infortunio sul lavoro: la polizza migliore
L’infortunio sul lavoro, spesso fatale, funesta le cronache dei telegiornali ogni giorno. Il numero dei decessi sul lavoro nel nostro Paese è tornato ai livelli pre-pandemia (con una media di oltre tre vittime quotidiane). Con il ritorno nei posti di lavoro – a seguito della fine dello smart working – sono drasticamente aumentati, di conseguenza, sia i decessi che gli infortuni.
Indice
L’infortunio sul posto di lavoro
Infortunio in itinere e malattie professionali
Cos’è una polizza assicurativa infortuni sul lavoro
L’infortunio sul posto di lavoro
L’infortunio lavorativo è qualsiasi lesione determinata da un evento violento che determini la morte del lavoratore o ne causi un’inabilità temporanea o un’invalidità permanente. È importante sapere che l’infortunio deve avvenire sul posto di lavoro, oppure può avvenire anche nel tragitto casa-lavoro. Esso, per essere definito tale, deve causare un danno che non permetta la guarigione prima di tre giorni.
Il numero dei lavoratori deceduti a seguito di infortuni nel 2022, sono stati in Italia 1090. Invece, le denunce per infortunio sul lavoro sono aumentate del 25% rispetto all’anno precedente. I settori più bersagliati sono stati quelli della sanità, dell’industria e dei trasporti.
Infortunio in itinere e malattie professionali
Anche gli infortuni in itinere, cioè quelli relativi allo spostamento da casa al posto di lavoro, sono aumentati rispetto al 2021. Questo dato ha sicuramente risentito del ritorno negli uffici a seguito della riduzione dello smart working.
Sono tornate ad aumentare anche le malattie professionali riconosciute dall’Inail, con un incremento di circa il 10% rispetto al 2021. Le principali malattie sono riconducibili a patologie osteo-muscolari, patologie del sistema nervoso, tumori e patologie del sistema respiratorio.
Cos’è una polizza assicurativa infortuni sul lavoro
I datori di lavoro sono obbligati per legge al pagamento di una polizza infortuni per i dipendenti, che li possa assicurare contro infortuni sul luogo di lavoro. Questa copertura viene completamente gestita dall’Inail ed è obbligatoria dal 1965.
Il lavoratore può inoltre liberamente scegliere di sottoscrivere una polizza assicurativa privata, in aggiunta a quella statale, per avere una maggiore sicurezza personale.
Esistono alcune categorie, però, per le quali viene espressamente richiesta la stipula di una polizza assicurativa contro gli infortuni sul lavoro. Ad esempio, per coloro che lavorino presso Università o enti di ricerca in qualità di ricercatori scientifici.
Infortunio sul lavoro per ricercatori scientifici
I ricercatori scientifici che volessero continuare i loro studi in Italia possono accedere alle convenzioni con enti di ricerca. Per l’ottenimento del Visto e del Permesso di soggiorno, è obbligatorio redigere un contratto e una Convenzione di accoglienza, con un ente ospitante, che risulti iscritto in uno speciale registro del MIUR.
Tra i documenti che devono essere presentati alle Autorità consolari, deve essere esibita anche una polizza assicurativa per infortunio e malattia.Questa polizza copre le spese mediche urgenti dovute a infortunio, malattia, ricovero ospedaliero, passando sempre obbligatoriamente dal Pronto Soccorso di un Ospedale pubblico.
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